Analisi Approfondita
1. Problemi infrastrutturali (Impatto negativo)
Panoramica:
Il 5 dicembre un’interruzione globale di Cloudflare ha causato problemi all’interfaccia di Raydium e di altre DApp su Solana (CoinMarketCap), proprio in un momento di bassa liquidità. Questo ha impedito agli utenti di utilizzare le funzioni di swap e pool per circa 2 ore.
Cosa significa:
Le interruzioni operative durante periodi di alta volatilità spesso scatenano vendite automatiche, perché i trader non riescono a monitorare le proprie posizioni. Il volume di scambi di Raydium nelle 24 ore successive è calato del 39%, a 52,4 milioni di dollari, aumentando i rischi legati alla liquidità.
Cosa osservare:
I tempi di reazione del protocollo a problemi infrastrutturali e se le piattaforme colpite adottano misure di ridondanza per evitare futuri disservizi.
2. Calo di liquidità nelle altcoin (Impatto negativo)
Panoramica:
La dominanza di Bitcoin è salita al 58,6% (in aumento dello 0,01% giornaliero), mentre l’indice Fear & Greed è rimasto a 25/100, segnalando paura nel mercato. Sono state liquidate posizioni long in BTC per oltre 109 milioni di dollari, accelerando lo spostamento difensivo dei portafogli.
Cosa significa:
Il calo del 10,4% di RAY è stato più marcato rispetto al -4,7% di SOL, riflettendo una maggiore sensibilità di RAY alle rotazioni del mercato crypto. Con il supporto a $1,13 (78,6% del ritracciamento di Fibonacci) ora in gioco, il token resta vulnerabile a ulteriori oscillazioni guidate da Bitcoin.
3. Rifiuto tecnico (Impatto misto)
Panoramica:
RAY è sceso sotto la media mobile semplice (SMA) a 30 giorni ($1,24) e il livello di Fibonacci al 50% ($1,34). L’indice RSI a 7 giorni (61,6) è sceso da una condizione di ipercomprato, mentre il MACD mostra una possibile divergenza rialzista.
Cosa significa:
La rottura ha annullato il rally di RAY degli ultimi 7 giorni (+2%), ma condizioni di ipervenduto su timeframe più lunghi (RSI a 21 giorni a 43,2) potrebbero limitare ulteriori ribassi. Una chiusura stabile sotto $1,13 (78,6% Fib) potrebbe attivare stop loss verso il minimo del 2025 a $0,96.
Conclusione
Il calo di RAY riflette un triplice fattore: problemi infrastrutturali, avversione al rischio macroeconomico e prese di profitto tecniche dopo il recente rimbalzo. Sebbene i fondamentali DeFi di Solana rimangano solidi (TVL a 13 miliardi di dollari), i trader a breve termine dovrebbero monitorare se il supporto a $1,12 reggerà con l’ingresso di nuovi acquirenti.
Punto chiave da osservare: Riuscirà RAY a superare $1,25 (EMA a 200 giorni) entro la chiusura del NYSE del 6 dicembre per segnalare un possibile “bear trap”?