Analisi Approfondita
1. Shock nell’offerta di token (Impatto ribassista)
Panoramica: L’8 dicembre è avvenuto uno sblocco di 18 miliardi di STABLE (il 18% dell’offerta totale), immettendo sul mercato token per un valore di 566 milioni di dollari (CryptoRank). Questo evento ha coinciso con il lancio della mainnet, generando una pressione di vendita immediata da parte degli investitori iniziali e dei validatori.
Cosa significa: Lo sblocco ha praticamente triplicato l’offerta circolante di STABLE (da 17,6 miliardi a 35,6 miliardi), diluendo notevolmente il valore per singolo token. Con un volume di scambi di soli 85,5 milioni di dollari nelle 24 ore, il mercato non ha avuto liquidità sufficiente per assorbire le vendite, aggravando il calo.
2. Prese di profitto post-mainnet (Impatto ribassista)
Panoramica: STABLE aveva registrato un forte aumento prima del lancio della mainnet, spinto dall’entusiasmo per la sua blockchain nativa USDT, raggiungendo un picco di 0,0199 dollari prima di crollare del 39,72% dopo il lancio.
Cosa significa: Si è verificato il classico fenomeno “buy the rumor, sell the news” (compra la voce, vendi la notizia), con i trader che hanno liquidato le posizioni dopo l’attivazione della mainnet l’8 dicembre. Le quotazioni su Binance Alpha, KuCoin e Bitfinex hanno fornito liquidità per le prese di profitto, ma non sono riuscite a sostenere la domanda.
3. Sentimento di avversione al rischio verso le altcoin (Impatto ribassista)
Panoramica: L’indice CMC Altcoin Season è a 18/100, indicativo di una “Bitcoin Season”, cioè un periodo in cui il capitale si sposta dalle altcoin verso Bitcoin. Il calo di STABLE nelle 24 ore (-39,72%) è stato molto più marcato rispetto a BTC (-0,09%) ed ETH (-0,23%).
Cosa significa: In mercati avversi al rischio, i token speculativi come STABLE — che non hanno una funzione di pagamento ma solo un ruolo di governance — subiscono vendite più pesanti. L’indice Fear & Greed a 24/100 (“Paura estrema”) ha amplificato la pressione al ribasso.
Conclusione
Il crollo di STABLE deriva da uno squilibrio tra domanda e offerta dopo lo sblocco, dalle prese di profitto successive a un lancio mainnet molto atteso e dalla debolezza generale delle altcoin. Sebbene la sua blockchain incentrata su USDT possa guadagnare terreno nel lungo termine, nel breve periodo i rischi includono una ulteriore diluizione (offerta totale di 100 miliardi) e possibili controlli normativi legati ai suoi legami con Tether.
Aspetti da monitorare: riuscirà il rendimento dello staking di STABLE (ad esempio il programma al 500% di BTSE) a compensare la pressione di vendita? È importante osservare i flussi sugli exchange e la profondità del book ordini STABLE/USDT.