Approfondimento
1. Scopo e valore aggiunto
Ether.fi risolve il problema del rischio di custodia nello staking di Ethereum, permettendo agli utenti di mettere in staking i propri ETH mantenendo il controllo completo delle chiavi private. A differenza delle soluzioni centralizzate, offre uno staking delegato non-custodial tramite smart contract. Il token di restaking liquido (eETH) consente di guadagnare contemporaneamente ricompense dallo staking di Ethereum, punti di restaking su EigenLayer e rendimenti DeFi, mantenendo però gli asset liquidi e disponibili.
2. Tecnologia ed ecosistema
Il protocollo ha introdotto weETH, il primo token nativo di restaking liquido su Ethereum, che compone automaticamente i rendimenti su più livelli:
- Rendimenti base dello staking su Ethereum (~3-5%)
- Ricompense di restaking su EigenLayer
- Incentivi dai protocolli DeFi
L’ecosistema si integra con partner istituzionali come Superstate (per la gestione del tesoro) e Visa (tramite la Ether.fi Cash Card). Gli utenti possono spendere criptovalute a livello globale e ricevere cashback in token ETHFI.
3. Governance e sostenibilità
I token ETHFI governano gli aggiornamenti del protocollo e l’allocazione del tesoro. Un programma di riacquisto da 50 milioni di dollari (approvato a novembre 2025) utilizza i ricavi del protocollo per stabilizzare il valore del token, con 155.000 ETHFI bruciati e 108.000 distribuiti settimanalmente agli staker. Questo modello allinea gli interessi dei detentori a lungo termine con la crescita della rete.
Conclusione
Ether.fi ripensa lo staking di ETH come un sistema non-custodial e multilivello, che unisce la finanza decentralizzata a strumenti di spesa reali. Puntando sull’autogestione e offrendo integrazioni di livello istituzionale, si propone come un’alternativa DeFi-native ai servizi bancari tradizionali.
E il futuro? Riuscirà la visione “defibanking” di Ether.fi a unire in modo sostenibile i rendimenti crypto con l’adozione dei pagamenti mainstream?