Analisi Approfondita
1. Effetto dello sblocco dei token (Impatto ribassista)
Panoramica: Il 4 dicembre Pi Network ha sbloccato 190 milioni di token PI (circa 42 milioni di dollari), parte del programma mensile di vesting (Pi Network News). I dati on-chain mostrano un afflusso netto verso gli exchange (2,75 milioni depositati contro 1,76 milioni ritirati), segnalando un aumento della liquidità da parte dei venditori.
Cosa significa: Lo sblocco riduce la scarsità dei token e crea una pressione strutturale di vendita. Nonostante i vertici di Pi lo presentino come un segnale di “maturità dell’ecosistema”, il mercato ha reagito negativamente a causa di libri ordini poco profondi. Storicamente, dopo uno sblocco, il prezzo di PI tende a calare tra il 5% e il 15%.
Cosa monitorare: Il calendario degli sblocchi di gennaio (121 milioni di PI) e se i grandi detentori (whale) assorbiranno questa offerta.
2. Fallimento del supporto tecnico (Impatto ribassista)
Panoramica: PI ha rotto la sua trendline ascendente tra 0,223$ e 0,225$, valida da ottobre, invalidando la struttura rialzista. Il grafico a 4 ore mostra un incrocio ribassista del MACD (istogramma a -0,00181) e un RSI a 40,66, segni di momentum in calo.
Cosa significa: La rottura di livelli psicologici chiave come 0,22$ spesso innesca vendite automatiche e da parte dei piccoli investitori. PI ora si trova in una zona di scarsa liquidità fino a 0,20$, livello testato l’ultima volta a ottobre. Il ritracciamento di Fibonacci al 78,6% a 0,22301$ coincide con la zona di rottura, ora diventata resistenza.
Cosa monitorare: Chiusure giornaliere sotto 0,22$ potrebbero confermare una tendenza ribassista più ampia con target tra 0,18$ e 0,20$.
3. Progresso dell’ecosistema vs impazienza del mercato (Impatto misto)
Panoramica: Sebbene Pi Network abbia annunciato una partnership con CiDi Games (gaming Web3) e iniziative per la conformità MiCA, il mercato si è concentrato sui ritardi negli aggiornamenti del Protocollo 23 e sulla bassa attività degli sviluppatori.
Cosa significa: Le notizie positive non sono bastate a compensare le preoccupazioni sulla prontezza della mainnet e sull’utilità del token. Il rinvio dell’aggiornamento PiDEX a “Q2/Q3 2026” (Pi Network News) ha allungato i tempi per gli investitori, riducendo la domanda speculativa a breve termine.
Cosa monitorare: Progressi nelle integrazioni di Pi Chain Mall o nelle quotazioni su exchange sotto MiCA.
Conclusione
Il calo di Pi riflette uno squilibrio tra domanda e offerta dopo lo sblocco, rotture tecniche e ritardi nei catalizzatori dell’ecosistema. Sebbene le partnership e gli sforzi di conformità puntino a una stabilità a lungo termine, i rischi a breve termine rimangono ribassisti a meno che non aumenti il volume degli acquisti.
Da tenere d’occhio: Riuscirà PI a difendere il supporto a 0,20$, o saranno i rallentamenti negli sblocchi del 2026 a cambiare prima il sentiment?