Approfondimento
1. Scopo e valore aggiunto
Blast affronta due problemi principali di Ethereum: commissioni elevate e capitale inattivo. Integrando il rendimento nativo direttamente nella sua architettura Layer-2, gli utenti possono ottenere guadagni su ETH e stablecoin senza dover effettuare staking manualmente. Questo rendimento deriva dallo staking di ETH sul livello base di Ethereum e dai protocolli Real-World Asset (RWA) di MakerDAO, che vengono redistribuiti automaticamente ai portafogli e alle applicazioni decentralizzate (dApp).
2. Tecnologia e architettura
Blast è costruito come un optimistic rollup, un sistema che raggruppa le transazioni fuori dalla catena principale prima di finalizzarle su Ethereum, riducendo così i costi senza compromettere la sicurezza. È compatibile con EVM (Ethereum Virtual Machine), permettendo una migrazione semplice delle dApp di Ethereum. Una caratteristica unica di Blast è il meccanismo di auto-rebasing, che compone automaticamente i rendimenti a livello di protocollo, rendendo più semplice per gli utenti ottenere un reddito passivo.
3. Ecosistema e incentivi
L’ecosistema di Blast si basa su Blast Points (ottenuti tramite il bridging di asset) e Blast Gold (assegnati agli sviluppatori per favorire la crescita delle dApp). Questi token alimentano gli airdrop, con il 50% dei 100 miliardi di BLAST riservato alle ricompense per la comunità. Progetti come SushiSwap sfruttano i meccanismi di rendimento di Blast per condividere le commissioni con i fornitori di liquidità, creando prodotti DeFi competitivi (Sushi).
Conclusione
Blast ripensa l’utilità del Layer-2 integrando la generazione di rendimento e le ricompense per sviluppatori nella sua infrastruttura di base. Sebbene il suo modello innovativo attragga utenti e sviluppatori, resta da vedere se riuscirà a mantenere l’adozione di fronte alla concorrenza e all’evoluzione della scalabilità di Ethereum.